Nuovo ospedale di Ivrea. Montefibre 72 e Ribes 58. Con un risultato di 178 voti ponderati (65,68%) a favore dell’area ex Montefibre. I sindaci hanno deciso così nella riunione di venerdì pomeriggio del 28 luglio. La Conferenza dei sindaci era stata chiamata ad esprimersi dopo la nota dell’assessorato regionale alla Sanità del Piemonte che aveva inviato lo studio tecnico aggiornato sulla valutazione dei siti, in virtù della realizzazione di un nuovo casello autostradale a San Bernardo d’Ivrea.
Una riunione programmata in tempi ristretti poiché il parere deve arrivare in regione entro la prossima giunta regionale in programma il prossimo 31 luglio.
Un incontro tra amministratori davvero animato. Dichiarazioni a raffica scritte su pagine e pagine. In un clima che non si vedeva da tempo dalle nostre parti. Mancavano solo le trombe e qualche fischietto. Chiunque, tra i rumorosi tentativi della minoranza dell’assemblea dei sindaci AslTO4, avrebbe potuto fraintendere nel capire si trattasse di una riunione di amministratori comunali o una riunione fra squadre calcistiche avversarie che si detestano. Interventi ridondanti, logorroici ed estenuanti con l’unico scopo di creare ostruzionismo ad oltranza. Una maleducazione e una arroganza inaudita con urla e attacchi a chi sosteneva l’area ex Montefibre e avesse deleghe di altri amministratori.
A tal proposito solidarietà a Luigi Ricca (Sindaco di Bollengo) più volte attaccato ed interrotto durante i suoi interventi.
Inizia il Sindaco di Rivarolo insinuando che l’assemblea non è valida e il presidente dell’ assemblea dei sindaci è illegittimo. A ruota tutti gli altri, e a conclusione del voto ponderato, dopo il risultato ovviamente chiude Rostagno (Rivarolo) con una esternazione geniale, Rostagno che ha votato sostiene che la votazione è nulla perché l’assemblea non è valida.
Non si capisce solo come può un sindaco invalidare un voto dove ha partecipato votando, credo sia un ossimoro non credete? “Una chiara ed evidente legittimazione del voto partecipando e votando, per poi dopo il risultato urlare ai brogli”. Non uno durante la dichiarazione di voto che lo avesse dichiarato, mah.
Accecati dal tifo per l’area Ribes, i sindaci dell’alto Canavese non si sono accorti che il problema vero non è discutere di quella manciata di chilometri in meno fra Ribes e Montefibre, distanza che non è mai stata fatale per nessun paziente, non lo è mai stato neanche oggi, che l’ospedale si trova in zona ancora più lontana e complessa.
Ci spiace dirlo, ma il loro accanimento è inaccettabile e irricevibile, avrebbero dovuto combattere un’altra battaglia, quella per preservare e potenziare l’ospedale di Cuorgnè e Castellamonte, invece…?
Paradossalmente l’ospedale in area Ribes potrebbe accelerare i progetti di chiusura o riduzione drastica dei presidi di Cuorgnè e Castellamonte, mentre l’ospedale realizzato ad Ivrea consentirebbe di rivendicare ancora il mantenimento dei presidi sul loro territorio.
Oltretutto l’area Montefibre risulta molto più agevole rispetto all’attuale posizione.
Alla fine della conta i voti per Montefibre hanno prevalso e soprattutto il numero degli abitanti rappresentati dai sindaci a favore di Ivrea era nettamente superiore a quelli contrari.
Risultato numerico dei sindaci, con i presenti e le deleghe: Montefibre 72 e Ribes 58. Quindi la Regione non potrà fare altro che ratificare quanto già deciso dalla giunta regionale.
Un plauso al Presidente dei Sindaci Matteo Chiantore, per aver tenuto il punto senza farsi intimidire dalle azioni al “limite del bullismo”, così come il Sindaco di Bollengo con i suoi interventi concreti e mai strumentali.
Oltretutto, molti sindaci dei piccoli comuni dell’alto Canavese rappresentano poche decine di abitanti, ed in prospettiva già fra un paio di lustri saranno ancora meno, quindi l’ospedale deve tenere conto anche dell’impoverimento demografico, che sarà impietoso per i piccoli comuni.
Adesso si vada avanti, lunedì sarà la data decisiva per il nuovo ospedale di Ivrea?